
Ernia inguinale informazioni utili per il paziente
Gentile Signora/e,con la visita di
oggi, dopo la valutazione del suo stato clinico, può essere ammessa/o
al programma di trattamento chirurgico in regime di Day Surgery
(chirurgia di un giorno).
L’organizzazione del nostro reparto,
infatti, prevede che interventi come quello a cui lei deve essere
sottoposta/o, possano avvenire attraverso il ricovero di un solo
giorno, con l’osservazione di un programma d’intervento ormai ben
collaudato presso il nostro servizio così come presso la maggior parte
delle chirurgie degli ospedali italiani ed europei.
Il programma prevede che lei possa eseguire tutti gli esami prestabiliti, necessari per l’intervento, senza essere ricoverata/o.
Con un preavviso di circa 7 giorni le verrà indicata la data di esecuzione dell’intervento.
Pensando di farle cosa gradita,
abbiamo predisposto questo opuscolo, per fornirle le informazioni
necessarie per il tipo di trattamento a cui lei verrà sottoposta/o.
E' possibile scaricare l'intera brochure qui in formato PDF
Che cose’ l’ernia
L’ernia e’ la fuoriuscita di un
contenuto attraverso un punto di debolezza della parete addominale. Si
presenta spesso come una protrusione della parete, che determina
fastidio e talvolta dolore. Nella maggior parte delle volte questa
protrusione e’ riducibile ma talvolta la sua riduzione determina dolore
e’ allora diventa obbligatorio consultare un chirurgo specialista.
Come si cura l’ernia
La cura migliore e’ la chirurgia,
qualunque altro metodo e’ temporaneo, inutile e perfino dannoso.
Esistono piu’ di 100 metodi chirurgici per curare l’ernia inguinale.
Esistono 3 metodi principali per curare l’ernia:
Anatomici – Protesici – Laparoscopici
Ognuno di questi metodi ha pregi e difetti:
Anatomici: costi bassi, ci vuole piu’ esperienza, recidive piu’ frequenti’
Protesici: costi medi, ci vuole meno esperienza, la protesi defunzionalizza, recidive rare.
Laparoscopici: costi alti, tempi
operatori piu’ lunghi, ci vuole esperienza, dolore post operatorio
scarso, spesso si deve eseguire in anestesia generale.
Perche’ scegliere la nostra tecnica
La nostra tecnica si differenzia dalle altre perche’
- e’ anatomica, cioe’ si evita di utilizzare le protesi salvo i casi in cui sia strettamente necessario
- e’ fisiologica, la funzionalita’
del canale inguinale e della muscolatura viene preservata senza porre
punti di sutura a tutto spessore nei muscoli
- a differenze di molte altre
tecniche anatomiche e’ “tension free” cioe’ libera di tensione pur
riconoscendo nelle tecniche “tension free” numerosi difetti
Il giorno del ricovero
Alla mattina del giorno indicato,
dovrà presentarsi, a digiuno, presso il reparto di Day Hospital
Chirurgico.Troverà ad accoglierla la nostra caposala di chirurgia, che
provvederà a farla accompagnare in Sala operatoria.
L’intervento sarà eseguito in
anestesia locale (anestetizzando solo la parte sottoposta ad
intervento): pur rimanendo perfettamente sveglia/o, lei non sentirà
alcun dolore. Per migliorare lo stress generato dall’intervento
chirurgico potrebbe essere necessaria una sedazione. Al termine
dell’intervento seguirà una breve degenza in reparto, affinchè lei
possa riprendersi con la calma dovuta e il personale sanitario possa
tenerla sotto osservazione. In serata, prima delle ore 20 e dopo una
valutazione medica, potrà essere dimessa/o per fare ritorno al suo
domicilio sapendo che in qualsiasi momento potrà rivolgersi al medico
di reparto.
Al contrario, se alla valutazione
medica risultasse necessario, proseguirà l’osservazione sanitaria
presso il reparto di Chirurgia. Statisticamente questa eventualità è
assai rara.
I requisiti necessari
Per rendere più sicuro questo tipo di
procedura è indispensabile che, una volta giunta/o a casa, una persona
si possa dedicare a lei per le successive 24-48 ore;
questa persona deve essere in grado, qualora se ne verifichi la necessità, di riaccompagnarla in clinica.
I farmaci antinfiammatori,
l’aspirinetta, gli antiaggreganti, gli anticoagulanti dovrebbero essere
sospesi 5 giorni prima dell’intervento per evitare sanguinamenti. Si
precisa che occorre informare il personale della clinica circa
l’eventuale assunzione di farmaci da lei assunti prima del ricovero.
Cosa fare la sera precedente il ricovero
La sera precedente il ricovero è importante:
- eseguire una rasatura completa
dall’ombelico sino alle ginocchia, compresa la regione pubica. Ciò va
fatto con cura per evitare di provocarsi piccoli tagli. A questo
riguardo le suggeriamo di usare schiuma apposita ed una lametta
adeguata;
- eseguire una doccia di pulizia con prodotti detergenti. La doccia va ripetuta la mattina successiva;
- osservare il digiuno dalle ore 24;
- non assumere la mattina del
ricovero farmaci antidiabetici e comunque segnalare al medico e/o
infermiere tale patologia per i controlli del caso.
N.B. sono da assumere invece eventuali farmaci per il cuore, la pressione alta etc.
La Caposala risponderà adeguatamente a ogni vostro dubbio.
Come avviene l’intervento
L’intervento chirurgico per l’ernia inguinale prevede, come già anticipato, l’anestesia locale.
L’anestesia locale prevede
l’iniezione di farmaci anestetici in corrispondenza della zona da
operare; la mente rimane assolutamente sveglia ed in piena coscienza,
con l’eliminazione dei rischi legati ad una anestesia generale. Tale
anestesia locale, analoga a quella effettuata dai dentisti, abolisce le
sensazioni dolorose lasciando, invece, quelle pressorie, tattili
e del tirare che comunque sono generalmente ben tollerate e non
richiedono ulteriori dosi di anestetico. Qualora lei dovesse comunque
avvertire dolore, sarà sempre possibile la somministrazione, da parte
del medico anestesista, di farmaci adeguati.
L’intervento denominato
“Ernioplastica” consiste nel rinforzo della parete muscolare della
regione addominale - inguinale indebolita dalla malattia.
Cosa può accadere dopo l’intervento
La regione inguinale e il fianco
corrispondente al lato operato possono, per alcune ore sucessive
l’intervento, restare meno sensibili. Ciò è assolutamente normale ed è
conseguente all’anestesia locale praticata. Dopo circa 2 ore
dall’intervento, quando diminuisce l’effetto dell’anestesia, comincerà
ad avvertire dolenzia, senso di peso o di bruciore, inevitabili dopo
ogni tipo di terapia chirurgica. Queste sensazioni sono molto
soggettive, quindi tollerate diversamente da persona a persona. Qualora
a lei risultassero intollerabili è bene:
- applicare una borsa di ghiaccio sulla regione operata, che non sia troppo piena, per evitare di premere sulla zona operata;
- assumere i farmaci analgesici
indicati sulla lettera di dimissione, evitandone l’abuso; in caso di
problemi gastrici è consigliabile associare un gastroprotettore;
La fase dolorosa tende ad attenuarsi
ora dopo ora fino alla completa regressione, che si verifica verso la
3°, 4° giornata postoperatoria.
Non è necessaria la completa
immobilità; al contrario è opportuna una leggera attività fisica come,
ad esempio, svolgere le normali attività domestiche, passeggiare con
passo sostenuto etc.
Tossire, starnutire, spingere per
l’evacuazione intestinale non è un problema, la tecnica chirurgica
adottata rende la plastica inguinale estremamente robusta fin dalle
prime ore postoperatorie.
Le precauzioni necessarie
- Se non compare vomito, è possibile alimentarsi fin dalle prime ore sucessive l’intervento: un pasto leggero naturalmente!
- In seconda, terza giornata
postoperatoria, nel caso non abbia ancora evacuato, assumere un blando
lassativo per bocca aiuterà la canalizzazione spontanea.
- Se compare febbre fino a 38°-38,5°
C non c’è da preoccuparsi, il suo organismo reagisce allo stress
operatorio. Solo nel caso di una persistenza dello stato febbrile per
più di 48 ore o se la temperatura supera i 38,5°, contatti il nostro
reparto oppure il suo medico di famiglia.
- Un’ecchimosi, colorazione bluastra,
è l’espressione di una modesta e superficiale perdita di sangue nella
sede dell’intervento; sul fianco oppure allo scroto è un evento
possibile e non rilevante sul piano clinico; tende alla scomparsa
spontanea dopo una decina di giorni anche senza l’applicazione di
alcuna pomata.
- Un edema, gonfiore, ed una
sensazione di indurimento dei tessuti in corrispondenza della ferita
chirurgica sono esiti del naturale processo di guarigione dei
tessuti.Il gonfiore regredisce nel giro di una settimana circa, la
sensazione di indurimento persiste per alcune settimane. Entrambe sono
reazioni fisiologiche dovute alla reazione dei suoi tessuti alla rete
protesica posta dal Chirurgo.
- Non è motivo di preoccupazione la
comparsa di qualche goccia di sangue sulla medicazione, né la
temporanea diminuzione della sensibilità nella cute circostante la
ferita chirurgica, si tratta di un fatto legato alla inevitabile
sezione chirurgica di alcune fibre nervose.
- Se desidera fare una doccia, dalla
terza giornata in poi può farla con la massima tranquillità, la sutura
cutanea è ormai completamente cicatrizzata grazie alla tecnica
chirurgica utilizzata che prevede l’assenza di punti di sutura esterna.
Tolga la medicazione, si lavi come d’abitudine, senza sfregare con
energia sulla parte operata, si asciughi accuratamente, disinfetti la
ferita, con un comune disinfettante ed applichi un nuovo cerotto.
Si ricordi di eseguire i controlli
come indicato dal personale sanitario al momento della dimissione: in
genere dopo 4 giorni e dopo 30 giorni.
Le possibili complicanze
Sebbene alquanto rare queste sono le
possibili complicanze che si determinano a causa della presenza di un’
ernia o dopo l’intervento:
Raccolta sieroematica nella ferita (meno di un caso su 10)
Ematoma (3-4 casi su 100)
Edema Testicolare transitorio (1 caso su 10)
Atrofia testicolare (2 casi su 300)
Perforazione viscerale (2 casi su 6000)